Recepimento della nuova EMD e disposizioni di vigilanza per i nuovi IMEL

Forse ci siamo!

Oggi, 29 aprile 2011, Banca d’Italia ha reso pubblici sul proprio sito (alla sezione Vigilanza), un documento per la consultazione pubblica, contenente due schemi di disposizioni che recepiscono la disciplina della direttiva 2009/110/EC, altresì nota ai lettori di CloseToPay come “nuova EMD” ed ufficialmente chiamata “direttiva IMEL2” nel testo in parola.

Il primo schema è relativo alle nuove disposizioni di vigilanza per gli Istituti di Moneta Elettronica e gli Istituti di Pagamento, di cui rappresenta il tanto atteso aggiornamento.
Il secondo apporta poche modifiche alle vigenti disposizioni in materia di Trasparenza e Correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti.

Entrambi i testi danno attuazione

alle norme del TUB (Testo Unico Bancario), che verrebbero a modificarsi, in seguito alla trasposizione della 2009/110/EC. L’articolato di tali modifiche, è stato contestualmente posto in consultazione e disponibile sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF).

Per quanto concerne gli schemi dispositivi emanati oggi da Banca d’Italia, la consultazione pubblica termina il 20 maggio 2011, mentre per quanto attiene le modifiche in normativa primaria (TUB), il termine entro cui è possibile far pervenire al MEF contributi ed osservazioni sull’articolato suddetto, è fissato per il 13 maggio 2011.

A conclusione di entrambe le consultazioni:

  • il TUB sarà modificato, probabilmente in forza di un Decreto Legge, laddove non fosse possibile, per ragioni di scadenze temporali sopraggiunte, procedere secondo l’iter previsto nella Legge Comunitaria (ricordo che il termine per il recepimento della nuova EMD previsto dal legislatore comunitario, è il 30 aprile 2011);
  • le precedenti disposizioni di vigilanza per gli Istituti di Moneta Elettronica, di cui alla circolare N° 253 del 25 marzo 2004, una volta emanate le nuove disposizioni, saranno abrogate;
  • le vigenti disposizioni di vigilanza per gli Istituti di Pagamento del 12 febbraio 2010, saranno modificate e integrate per recepire la disciplina degli IMEL ed assumeranno la nuova denominazione “Disposizioni di vigilanza per gli Istituti di Pagamento e gli Istituti di Moneta Elettronica”.

Per chi in questi ultimi due anni, mi ha seguito sul blog, letto i miei articoli su Bancamatica ed altre riviste/pubblicazioni specializzate, frequentato i mie corsi di formazione o fruito della mia consulenza, non dovrebbe avere difficoltà a riconoscere e riconoscersi, in molte delle analisi che ho condotto. Cionondimeno, sarò ben lieto di commentare ancora insieme a voi (… pur sempre“nell’economia di questo blog”), i nuovi risvolti e le future implicazioni, che quest’ultima evoluzione del quadro normativo (da alcuni correttamente definita come una quadratura del cerchio), sarà in grado di apportare al sistema dei pagamenti ed alle economie di rete che vi sottendono.
Per il momento, non mi resta che augurare: “buona consultazione (pubblica)!”.


6 risposte a "Recepimento della nuova EMD e disposizioni di vigilanza per i nuovi IMEL"

  1. Salve,
    Mi ricollego al documento di consultazione sul recepimento della EMD per uno scambio di idee sulla distribuzione e ricarica delle carte prepagate.
    In particolare espongo le seguenti tematiche:

    1) Distribuzione: la IMEL2 allinea la disciplina degli IMEL a quella degli Istituti di Pagamento, la cui vigilanza è normata nel documento “DISPOSIZIONI DI VIGILANZA PER GLI ISTITUTI DI PAGAMENTO”. In esso si fa riferimento alla possibilità di avvalersi di “agenti” per la distribuzione dei servizi di pagamento.
    La qualifica di agente in attività finanziaria è, in ultima istanza, normato dal Decreto attuativo della Direttiva 2008/48/CE Art 128-quater, nel quale sono indicati:
    – i requisiti per l’iscrizione all’albo della categoria ed il mantenimento di tale qualifica
    – Alcune eccezioni e.g. comma 7 che recita:
    La riserva di attività prevista dal presente articolo non si applica agli agenti che prestano servizi di pagamento per conto di istituti di moneta elettronica o istituti di pagamento comunitari

    Miei quesiti al riguardo:
    – Come va interpretato tale comma? In particolare quale dei requisiti dell’articolo viene derogato?
    – Secondo l’accezione di agente finanziario del suddetto quadro normativo (ambito e eccezioni), sarebbe possibile e a quali requisiti dovrebbe sottostare una rete di distribuzione tipicamente non finanziaria (e.g. Retail) per qualificarsi come agente?
    – C’è differenza di requisiti per l’esercizio del ruolo di agente per una banca (i.e. issuer tradizionale) e un IMEL/P.I.?
    – L’ambito di applicazione della normativa dei “servizi di pagamento” si può applicare integralmente alle carte prepagate, rientrando queste nella categoria “moneta elettronica”?

    2) Ricarica di carte prepagate: ci sono dei requisiti normativi particolari per abilitare una rete di distribuzione tipicamente non finanziaria (e.g. Retail) per la ricarica di carte prepagate (oltre al rispetto di principi di AML)? Che organismo è deputato alla concessione di tale permesso?

    Spero di essere stato chiaro
    ringrazio anticipatamente
    Christian

    "Mi piace"

    1. RISPONDO a CHRISTIAN

      Caro Christian, ben volentieri lascio aperto lo “scambio di idee sulla distribuzione e ricarica delle carte prepagate”, da lei proposto nell’incipit del suo commento (la quantità e la qualità dei suoi quesiti offrono davvero molto materiale …).

      Dal mio canto comprenderà bene che, nell’economia di questo blog (un’iniziativa che non si sostiene su alcuna forma d’introito pubblicitario, né può essere considerata alla stregua di una ONLUS … mi perdoni la battuta), posso permettermi di offrirle una sola piccola nota, ma assolutamente in tema con il post in oggetto, che non è il Decreto attuativo della Direttiva 2008/48/CE (la sfido a trovare un mio solo contributo, pubblicato in CloseToPay su questo argomento …).

      La IMEL2 allinea parzialmente la disciplina degli Istituti di Moneta Elettronica a quella degli Istituti di Pagamento e le nuove disposizioni di vigilanza, si ritrovano in un documento diverso da quello che lei riporta. Trattasi infatti del primo dei due schemi posti in consultazione pubblica da Banca d’Italia, ovvero quello denominato “DISPOSIZIONI DI VIGILANZA PER GLI ISTITUTI DI PAGAMENTO E GLI ISTITUTI DI MONETA ELETTRONICA”.

      Da tale testo, estraggo senza commentare, quanto riportato al CAPITOLO VII – Sezione I – 1° Paragrafo – 2° capoverso:
      L’istituto di moneta elettronica può ampliare la propria attività di emissione di moneta elettronica, nel territorio nazionale e all’estero, attraverso l’istituzione di succursali (Sezione II), la definizione di accordi di distribuzione e rimborso della moneta elettronica con soggetti convenzionati (Sezione III) o la libera prestazione di servizi in altri paesi comunitari (Sezione IV).”;
      inoltre, sempre dal medesimo documento, al CAPITOLO VII – Sezione III – 1° Paragrafo – 1° capoverso, si evince il rimando ad una nota (la numero 1):
      (1) Gli istituti di moneta elettronica possono avvalersi di agenti solo per la prestazione di servizi di pagamento non connessi con l’emissione di moneta elettronica.”.

      "Mi piace"

  2. Salve Roberto,

    Ho letto che in UK è stata implementata una forma più snella di E-money issuer, chiamato small e-money issuer. Esistono secondo lei le condizioni affinchè tale istituto venga adottato anche in Italia e altri paesi dell’Unione Europea?

    "Mi piace"

    1. RISPONDO a LUCA

      Penso che la “forma più snella” di cui ha letto, sia da riferirsi in realtà a ciò che, entrambi i testi comunitari della PSD (2007/64/EC) e della nuova EMD (2009/110/EC), individuano negli Istituti di Pagamento e negli IMEL, che godono di una particolare deroga al ricorrere di certune condizioni (i cc.dd. “Small PI” e “Small EMI”).

      Per quanto attiene i primi, la deroga è quella prevista all’Art.26 della direttiva Europea, trasposta in Italia in forza del D.lgs 11/2010, che ha novellato il T.U.B. (Testo Unico Bancario), introducendo
      all’Art. 114-sexiesdecies una pari disciplina. Nelle attuali disposizioni di vigilanza per gli Istituti di Pagamento, tale forma di Intermediario derogato, viene descritta nel “CAPITOLO IX – ISTITUTI DI PAGAMENTO A OPERATIVITÀ LIMITATA”.
      Per quanto concerne gli “Small EMI”, la deroga è quella prevista all’Art. 9 della 2009/110/EC, il cui recepimento in Italia deve ancora avvenire. Tuttavia, l’attuale T.U.B., prevede una forma derogata di IMEL all’Art. 114-quinques, in attuazione dell’Art.8 della direttiva 2000/46/EC (la “vecchia” direttiva sulla Moneta Elettronica, pur sempre ed ancora attuale in Italia – in attesa del recepimento ed attuazione della nuova EMD).

      Senza entrare in un eccessivo dettaglio, le deroghe previste per entrambi gli intermediari, prevedono minori vincoli di vigilanza (quindi un “costo di regolamentazione” inferiore), all’accertato verificarsi del rispetto di alcuni limiti, relativi agli importi massimi di Moneta Elettronica emessa in circolazione (per gli IMEL), ed agli importi complessivi delle Operazioni di Pagamento eseguite dagli Istituti di Pagamento.
      In tale regime derogato, tuttavia, gli Istituti di Pagamento possono unicamente prestare i Servizi di Pagamento previsti nei punti 6 e 7 dell’allegato della direttiva 2007/64/EC, mentre entrambi (“Small PI” e “Small EMI”) non possono godere del passaporto comunitario (ovvero prestano servizi di pagamento ed erogano Moneta Elettronica solamente all’interno del proprio paese d’origine).

      The CloseToPay Master
      Roberto Garavaglia

      "Mi piace"

    1. RISPONDO a VALLI

      Qualora ritenesse di voler approfondire la materia afferente la nuova direttiva comunitaria sulla moneta elettronica (c.d. “IMEL2” o “nuova EMD”), oltre alla lettura degli articoli a mia firma (sul blog, su Bancamatica, …,) potrebbe esserle utile valutare la partecipazione ad una mia prossima sessione formativa, quale ad esempio quella che si terrà a Milano nel mese di ottobre 2011 e di cui trova un dettaglio ai seguenti link:

      Mastercourse “Card Payments & Innovative Payments” (IIR – Istituto Internazionale di Ricerca)
      Milano, 11-12 ottobre 2011
      Programma e modulo di iscrizione

      Mastercourse “Payment Services Providers & Mobile Payment” (IIR – Istituto Internazionale di Ricerca)
      Milano, 25-27 ottobre 2011
      Programma e modulo di iscrizione

      In alternativa, la invito a contattarmi privatamente al mio indirizzo di posta elettronica, per una verifica più puntuale delle sue esigenze.
      A presto.

      The CloseToPay Master
      Roberto Garavaglia

      "Mi piace"

Lascia un commento